Nel 1927 Fortunato Depero realizza il Libro imbullonato. Si chiama così, evidentemente, per via dei due grossi bulloni di alluminio che ne tengono unite le pagine. È il primo volume realizzato con questo tipo di rilegatura, voluta dall’editore Dinamo-Azari con il preciso scopo di legare concettualmente l’oggetto-libro al motore di una macchina.
Il connubio tra futuristi, macchine, velocità, motori e materiali industriali era da qualche tempo già consolidato e destinato a evolvere e condizionare ogni ambito del fare.
Basti pensare che nel 1931 viene inaugurata la Taverna del Santopalato di Torino. Fillìa e Diulgheroff, incaricati della decorazione del ristorante futurista, usano, anche qui, proprio l’alluminio, questa volta sabbiato.
L'interno della Taverna del Santopalato |
Già nel 1930 l’artista futurista Regina realizza “Polenta e Pesci”, fatta di carta vetrata gialla, cotone e forme ritagliate in alluminio. Un’opera che viene distrutta dalla stessa Regina subito dopo la sua realizzazione. È solamente grazie al ritrovamento avventuroso di una descrizione e di alcuni schizzi che l’opera è stata ricostruita e riproposta oggi.
Chi ha reso possibile la ricostruzione e si è fatto mecenate d’arte è stato lo storico marchio Ballarini.
La ricostruzione di "Polenta e pesci" di Regina finanziata da Ballarini. |
Ballarini produce pentole dal 1889, e negli anni del futurismo conta con oltre 2000 prodotti tra stoviglie, utensili e pentolame: proprio nelle Ballarini i futuristi cucinano le loro pietanze, le loro inedite, nuovissime polisensoriali ricette.
Le pentole allora erano fatte di alluminio e Ballarini vantava una solida competenza in questo ambito: l’acciaio inox diventa di uso comune solamente negli anni ’60, e in ogni caso l'alluminio è ancora oggi usato nelle cucine professionali di tutto il mondo.
Pentola Ballarini anni '40. |
Questo piccolo racconto ci porta fino al nostro Pranzo Improvvisato, che può contare per la sua realizzazione sul sostegno e l’appoggio proprio di Ballarini.
["La cucina nel periodo futurista", filmato tratto dalla mostra realizzata da Ballarini e Richard Ginori "Una tavola lunga un secolo. Il made in Italy nella storia della cucina italiana del XX Secolo"].
Una collaborazione che ha radici lontane, dunque, e che entra appieno nella rete di eventi che l’azienda ha sostenuto negli ultimi anni per avvicinare il pubblico al cibo e alla sua storia.
Pentola Ballarini anni '40, con maniglie. Per saperne di più sulla storia delle pentole, ecco un video realizzato da Ballarini per Expo2015. |
Lo slogan di Ballarini è: “il futuro della tradizione”. Anche per questo la connessione con Pranzo Improvvisato è stata immediata: perché il filo della storia arriva fino ad oggi, letto, interpretato, riproposto in modo nuovo ma rispettoso dello spirito originario. Una rete che collega il passato e il presente, Milano e Rivarolo Mantovano, dove la Ballarini ha sede, il gusto, la sperimentazione artistica e i mille sapori dell’illustrazione contemporanea.
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