venerdì 31 luglio 2015

Agosto



L'estate è momento di giochi, di letture, di tempo perso, di tempo vuoto, il momento in cui a volte si sperimentano novità. Alcuni prendono queste settimane in cui tutto sembra fermarsi come un periodo in cui misurarsi con sfide che durante l'anno non sono affrontabili, vuoi per mancanza di tempo o di energie. Alcuni fanno quel corso di cucito rimandato da tanto; altri tengono a mollo i pensieri; altri ancora disegnano, altri viaggiano.

A Pranzo Improvvisato in questo mese di agosto ci sarà grande fermento.
Con noi, Grafiche AZ, che stamperà il catalogo; i nostri sponsor, Ballarini e Cantina Valpolicella Negrar, che stanno lavorando alacremente e con entusiasmo alla promozione e alla gestione dei tanti dettagli da definire; i collaboratori, tanti e tutti attivissimi, che leggeranno, correggeranno, proporranno, gestiranno. Tutte queste persone saranno coordinate dalle tre donne che renderanno possibile la realizzazione della mostra: Cristina Amodeo, Ilaria Faccioli e Gaia Stella.

Qui sotto ci sono 19 pezzetti per 19 illustrazioni di 19 illustratori. Una piccola anticipazione che può essere anche un gioco, se vi impegnate a capire " chi è chi", in attesa di rivederci a settembre.








venerdì 24 luglio 2015

Il futuro della tradizione di Ballarini



Nel 1927 Fortunato Depero realizza il Libro imbullonato. Si chiama così, evidentemente, per via dei due grossi bulloni di alluminio che ne tengono unite le pagine. È il primo volume realizzato con questo tipo di rilegatura, voluta dall’editore Dinamo-Azari con il preciso scopo di legare concettualmente l’oggetto-libro al motore di una macchina.



Il connubio tra futuristi, macchine, velocità, motori e materiali industriali era da qualche tempo già consolidato e destinato a evolvere e condizionare ogni ambito del fare.
Basti pensare che nel 1931 viene inaugurata la Taverna del Santopalato di Torino. Fillìa e Diulgheroff, incaricati della decorazione del ristorante futurista, usano, anche qui, proprio l’alluminio, questa volta sabbiato.

L'interno della Taverna del Santopalato

Già nel 1930 l’artista futurista Regina realizza “Polenta e Pesci”, fatta di carta vetrata gialla, cotone e forme ritagliate in alluminio. Un’opera che viene distrutta dalla stessa Regina subito dopo la sua realizzazione. È solamente grazie al ritrovamento avventuroso di una descrizione e di alcuni schizzi che l’opera è stata ricostruita e riproposta oggi.
Chi ha reso possibile la ricostruzione e si è fatto mecenate d’arte è stato lo storico marchio Ballarini.

La ricostruzione di "Polenta e pesci" di Regina finanziata da Ballarini.

Ballarini produce pentole dal 1889, e negli anni del futurismo conta con oltre 2000 prodotti tra stoviglie, utensili e pentolame: proprio nelle Ballarini i futuristi cucinano le loro pietanze, le loro inedite, nuovissime polisensoriali ricette. 

Spesso il logo di un'azienda parla non solamente della sua storia ma anche di un'epoca. Qui l'evoluzione del logo dei Ballarini dalla sua nascita ai giorni nostri. Quello del 1919 recita "alluminio puro"; quello del 1921 è degli "stabilimenti metallurgici", quello del 1941 punta sul "Made in Italy".     

Le pentole allora erano fatte di alluminio e Ballarini vantava una solida competenza in questo ambito: l’acciaio inox diventa di uso comune solamente negli anni ’60, e in ogni caso l'alluminio è ancora oggi usato nelle cucine professionali di tutto il mondo.

Pentola Ballarini anni '40.


Questo piccolo racconto ci porta fino al nostro Pranzo Improvvisato, che può contare per la sua realizzazione sul sostegno e l’appoggio proprio di Ballarini. 



["La cucina nel periodo futurista", filmato tratto dalla mostra realizzata da Ballarini e Richard Ginori "Una tavola lunga un secolo. Il made in Italy nella storia della cucina italiana del XX Secolo"].


Una collaborazione che ha radici lontane, dunque, e che entra appieno nella rete di eventi che l’azienda ha sostenuto negli ultimi anni per avvicinare il pubblico al cibo e alla sua storia. 

Pentola Ballarini anni '40, con maniglie.
Per saperne di più sulla storia delle pentole, ecco un video realizzato da Ballarini per Expo2015. 


Lo slogan di Ballarini è: “il futuro della tradizione”. Anche per questo la connessione con Pranzo Improvvisato è stata immediata: perché il filo della storia arriva fino ad oggi, letto, interpretato, riproposto in modo nuovo ma rispettoso dello spirito originario. Una rete che collega il passato e il presente, Milano e Rivarolo Mantovano, dove la Ballarini ha sede, il gusto, la sperimentazione artistica e i mille sapori dell’illustrazione contemporanea. 

martedì 14 luglio 2015

Gli illustratori di Pranzo Improvvisato: Ilaria Faccioli


Ilaria Faccioli lavora come illustratrice e grafica a Milano, a volte da sola e a volte con lo studio che gestisce insieme a Emanuele Gipponi, Due Mani Non Bastano. Ha pubblicato libri per bambini con Feltrinelli, Ape Junior e Pearson, tra gli altri; ha disegnato stickers da parete con Peridea e disegnato stampi per tessuti per Alburno. Anche lei non sfugge alle nostre tre domande!


Il pranzo perfetto:
È quello che non ho organizzato. È all'aria aperta, con i miei amici, possibilmente seduti a terra, su una coperta o sull'erba. È quando si entra al supermercato a prendere velocemente due cose buone da condividere. L'unica cosa che non può mancare è una bottiglia di vino.




Cosa hai pensato quando hai letto la ricetta che ti abbiamo affidato:
È la mia! In realtà, da disegnare è stata un incubo. L'ho rifatta diverse volte prima di arrivare a quella definitiva, ed è una cosa che mi succede raramente.


Due ingredienti: Latte freddo + Ravanelli rossi. Quale ricetta improvvisi?
Non posso esserne entusiasta perché sono due ingredienti che non amo e che non ho mai nel frigorifero… ma potrei farmi venire l'acquolina in bocca, pensando di fare una frittura con i ravanelli, le cipolle, le foglie di salvia e i fiori di zucca.

Quindi: sbattere in una terrina uova, latte, sale e farina. Lavare, asciugare e tagliare gli ingredienti da friggere, e poi passarli nella pastella. Friggeteli e serviteli ben caldi.






venerdì 10 luglio 2015

Un catalogo per niente improvvisato

Pranzo Improvvisato è una mostra e sarà presto anche un catalogo. Un’idea quest’ultima che è nata quasi immediatamente e che ha posto alcuni interrogativi: che rapporto emerge tra il tema della mostra e la grafica? Come li facciamo dialogare? Che forma gli possiamo dare? Quanto contano i materiali, i colori e i dettagli nel trasmettere queste due anime, futurista e contemporanea, al pubblico?
Domande importantissime che aiutano anche a definire il progetto nel suo complesso. Oggi Ilaria Faccioli, che con il suo studio Due Mani Non Bastano si sta occupando proprio del catalogo, racconta qui qualcosa in più. 




Prima ancora di progettare il catalogo, è nata l'immagine della mostra. 
Volevamo che i colori e i tratti dei 22 illustratori partecipanti emergessero con tutta la loro forza. E i colori sono stati i primi ad essere scelti: ci è venuto naturale pensare a un catalogo principalmente in bianco e nero, per non oscurare le ricette illustrate. Le pagine che ospitano le ricette hanno invece un fondo leggermente colorato; questo risponde a una necessità di divisione degli spazi e di percezione, perché anche il bianco ha una suo peso, una sua luce, e anche quella luce circondava le immagini in modo troppo deciso, senza accompagnarle. Ecco allora il perché di uno sfondo, che le presentasse anche spazialmente a dovere. 
Un'altra scelta precisa è stata quella di non riprendere la grafica Futurista, anche se inizialmente ne eravamo stati tentati.
La mostra e il catalogo partono dal libro scritto da Marinetti e Fillìa un secolo fa (e ancora attualissimo), ma l’intenzione con cui è nato Pranzo Improvvisato era quella di lasciare spazio all'interpretazione attuale, e per questo motivo la nostra scelta grafica è stata infine così fortemente contemporanea. Non volevamo fare una operazione di “recupero”, una imitazione, un omaggio fine a se stesso; ci interessava, e ci interessa, invece, tendere un filo, tra la proposta dei futuristi e l’illustrazione.




I caratteri utilizzati nel libro sono due: il Sensway è quello più particolare e forte che abbiamo usato nelle titolazioni e nelle parti "manifesto", mentre abbiamo scelto il Quister nei testi di lettura.
E poi i materiali, ultimo e decisivo elemento di questo catalogo. 
La copertina è su cartoncino nero Fedrigoni Ultra Black, con il taglio vivo sui 3 lati; il logo Pranzo Improvvisato sarà realizzato in serigrafia, bianco come la tela che abbraccerà la costa.
Accanto alle ricette, alle biografie degli artisti e le loro opere, che riempiranno le 76 pagine del catalogo, ci saranno i testi critici di Ginevra Bria, curatrice dell’Isisuf, Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo, e Giulia Mirandola, che lavora con gli albi illustrati e l’immagine. Una edizione che sarà bilingue, e che conterà con la bella traduzione di Suzanne Brill, tratta da The futurist cookbook, pubblicato da Penguin.


A breve andremo in stampa da Grafiche AZ. A questo punto anche noi non vediamo l'ora di vederlo finito!

Ilaria Faccioli e Emanuele Gipponi, ovvero Due Mani Non Bastano



mercoledì 8 luglio 2015

Gli illustratori di Pranzo Improvvisato: Laurent Moreau

Laurent Moreau è un illustratore francese tra i più interessanti del panorama internazionale. Ha creato albi che hanno riscosso grande successo di critica e di pubblico, pubblicati in Italia da Orecchio Acerbo. All'estero collabora con editori del calibro di Hélium, Actes Sud e Gallimard. Il suo segno ispira molti artisti esordienti per la sua semplicità e forza cromatica, e la sua ricetta per Pranzo Improvvisato è tra le più attese. 



Il pranzo perfetto:
Un pranzo seduti sul prato!



Illustrazione © Laurent Moreau



Cosa hai pensato quando hai letto la ricetta che ti abbiamo affidato:
Questa sì che è strana!


Due ingredienti: Melone + Panforte. Quale ricetta improvvisi?
Qualcosa di strano e speziato! Hmm… Ricci di mare farciti su letto di verdurine dolci. 







lunedì 6 luglio 2015

Gli illustratori di Pranzo Improvvisato: Philip Giordano

Philip Giordano è un illustratore italiano diplomatosi all'Accademia di Belle Arti di Brera; ha poi completato gli studi allo IED a Milano e infine a Torino, dove si è dedicato all'animazione. È metà svizzero e metà filippino, da qualche anno vive in Giappone e lavora con editori di tutto il mondo. Ha ricevuto nel 2010 il Premio Internazionale di Illustrazione SM. 
I cibi del suo immaginario sono sorprendenti. 



Il pranzo perfetto:
Il pranzo perfetto è in vacanza nelle filippine al mercato del pesce di Boracay. Compri tu il pesce dai pescatori che poi viene cucinato e consumato nelle barachette adiacenti. Nel menù c'è il Lapu Lapu in agrodolce che è diventato uno dei miei piatti preferiti.







Cosa hai pensato quando hai letto la ricetta che ti abbiamo affidato:
Ho pensato ad un banchetto al chiaro di luna tra una triglia di scoglio e una seducente sirena.


Due ingredienti: Aringhe al latte + Aceto. Quale ricetta improvvisi?
Un'insalata mista. Strizzo le aringhe, aggiungo coriandolo fresco, lattughina, avocado, sesamo nero, capperi, olive e annaffio con l'aceto.









venerdì 3 luglio 2015

Gli illustratori di Pranzo Improvvisato: Sanna Mander

Sanna Mander è una illustratrice finlandese. Lavora in tutto il mondo con magazine e riviste di moda, design e arredamento e per case editrici e agenzie di pubblicità, spaziando dall'illustrazione per copertine e poster ai pattern per tessuti. Premiata nel 2006 con il Cannes Young Creatives, parteciperà anche alla prossima edizione di Expo che si terrà nel 2020 a Dubai con una sua scultura. Ma prima sarà a Pranzo Improvvisato! 


Il pranzo perfetto:
Il pranzo perfetto: un incontro con un amico al ristorante. Mangerei una insalata con una mozzarella, chicchi di melograno e sedani sottaceto, con un bicchiere di vino bianco del buono. Poi ancora un altro bicchiere... chiacchiere, caffè, qualche patatina fritta, e poi via con una bottiglia di champagne, e via ancora a chiacchierare e a spettegolare di questo e quello. Altri amici ci raggiungerebbero, e faremmo una partita a yatzy! Poi, al momento di lasciare il ristorante, sarebbe già sera. E allora andremo a un altro ristorante, per cenare. Ecco il genere di pranzo che mi piace!






Due ingredienti: Spicchi di arancia + Tartufo nero. Quale ricetta improvvisi? 
Direi proprio un gelato fatto in casa! Si mescolano gelato di vaniglia, crema, uova, zucchero, scorza di limone e tartufo. Poi si fa una composta di arancia e si serve il gelato. 







mercoledì 1 luglio 2015

Gli illustratori di Pranzo Improvvisato: Federica Del Proposto

Federica Del Proposto ha avuto la sua epifania come illustratrice mentre studiava per un Master in Architettura. Dagli edifici, è presto passata alle persone, agli oggetti, al fumetto, conservando quella pulizia di segno e di spazio che ancora evocano la sua formazione tecnica. Era il 2008 e da allora Federica ha vinto premi su premi, collabora con editori di tutto il mondo e... partecipa a Pranzo Improvvisato.


Il pranzo perfetto:
Una bruschetta con crema di olive, un bicchiere di vino bianco, un primo piatto di pasta alla gricia, una terrina di crème brûlée o di panna cotta alla fragola.




Illustrazione © Federica Del Proposto




Cosa hai pensato quando hai letto la ricetta che ti abbiamo affidato:
Molto calma non sono. Cucinare non mi piace. Perfetta!


Due ingredienti: Ricotta + Fragola candita. Quale ricetta improvvisi?
Bagno la ricotta con un po' di latte e impasto con una forchetta. Metto in frigo per un'ora.  Sistemo in una coppetta, con le fragole candite in cima.